Letture sotto l’ombrellone

Le letture che vi consiglierei sotto l’ombrellone sono molto soggettive vi avviso.
Io spazio da generi thriller un po’ macabri, a generi dolci ed emozionanti.
Dopo questa premessa ecco la mia sezione:
(I brevi riassunti sono gentilmente offerti da Amazon)
Finché il caffè è caldo (Toshikazu Kawaguchi)
Una bottega dove ritrovare la felicità. Un tavolino, un caffè, una scelta. Basta solo questo per essere felici. Ecco le 5 regole da seguire: 1. Sei in una caffetteria speciale. C’è un unico tavolino e aspetta solo te. 2. Siediti e attendi che il caffè ti venga servito. 3. Tieniti pronto a rivivere un momento importante della tua vita. 4. Mentre lo fai ricordati di gustare il caffè a piccoli sorsi. 5. Non dimenticarti la regola fondamentale: non lasciare per alcuna ragione che il caffè si raffreddi. In Giappone c’è una caffetteria speciale. È aperta da più di cento anni e, su di essa, circolano mille leggende. Si narra che dopo esserci entrati non si sia più gli stessi.
Posso solo dirvi per non svelarvi troppo che ho pianto è un libro che fa riscoprire dei valori forse ormai perduti, fa emozionare!
La casa delle voci (Donato Carrisi)
Pietro Gerber non è uno psicologo come gli altri. La sua specializzazione è l’ipnosi e i suoi pazienti hanno una cosa in comune: sono bambini. Spesso traumatizzati, segnati da eventi drammatici o in possesso di informazioni importanti sepolte nella loro fragile memoria, di cui polizia e magistrati si servono per le indagini. Pietro è il migliore di tutta Firenze, dove è conosciuto come l’addormentatore di bambini.
Un libro misterioso, stimolante con svolte inaspettate, riesce a farti entrare nel vivo della vicenda.
Mindhunter: La storia vera del primo cacciatore di serial killer americano (John Douglas)
Nella cronaca della sua incredibile ed agghiacciante carriera, John Douglas consente a tutti noi di accompagnarlo in luoghi impensabilmente oscuri. Con lui esploriamo le ragioni dell’esistenza dei mostri.
Si tratta del libro da cui è tratta la serie tv Mindhunter disponibile su Netflix, narra di come si è arrivati alla parola serial killer che in tempi addietro non si conosceva non si pensava nemmeno potessero esistere persone così, investigatori e poliziotti del passato credevano invece un omicidio uguale un colpevole e non tanti omicidi un solo colpevole.
In questo libro si andrà nel profondo della psicologia criminale si scaverà nei pensieri di un serial killer.
È un libro bello tosto, mi ci è voluto un po’ per finirlo ma lo consiglio agli appassionati del genere.
Finisco con un libro che non ho ancora letto ma che ho scelto per le mie letture sotto l’ombrellone, si tratta di “La casa senza ricordi” anche lui di Donato Carrisi, sì mi piace molto come scrive.
Vi dirò nel prossimo articolo se mi è piaciuto o meno!
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